Esche e bocconi avvelenati

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  • Avvelenamenti (IZSVe)

    Per avvelenamento si intende l’assunzione di una sostanza che, per tipologia o quantità, risulta nociva e a volte letale per l’organismo. L’avvelenamento può avvenire per via alimentare, respiratoria, cutanea. Gli avvelenamenti di animali domestici e selvatici non rappresentano solo un pericolo per la salute animale: il veleno dei bocconi e delle esche può diffondersi nell’ambiente, inquinando il terreno e le acque superficiali, o entrare direttamente in contatto con le persone, in particolare con i bambini, esponendoli al rischio di avvelenamento. Continua... 

  • La normativa

Al fine di contrastare il fenomeno della diffusione di bocconi o esche avvelenate su tutto il territorio nazionale, con conseguente decesso di animali e rischio per la popolazione umana e per l’ambiente, nel 2008 fu emanata la prima Ordinanza Ministeriale sul loro utilizzo illecito e da allora è stata prorogata ogni anno. L’ultima proroga e modifica fa capo all’Ordinanza Ministeriale del 12 luglio 2019 recante Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati. Questa Ordinanza vieta a chiunque di utilizzare in modo improprio, preparare, miscelare e abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze nocive o tossiche, compresi vetri, plastiche e metalli o materiale esplodente, o qualsiasi alimento preparato che possano causare intossicazioni o lesioni o la morte del soggetto che li ingerisce.

In questa stessa Ordinanza, su mandato del Ministero della Salute, il Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria dell’Istituto Zooprofilattico del Lazio e della Toscana ha sviluppato il Portale nazionale degli avvelenamenti dolosi degli animali, un portale interattivo (in vigore dal 23 agosto 2019) che consente la completa gestione informatizzata dei casi di avvelenamento (dalla denuncia del sospetto sino alla diagnosi definitiva), l’invio informatizzato della modulistica prevista alle autorità competenti e, non da ultimo, il monitoraggio in tempo reale dei casi di avvelenamento e la loro distribuzione spaziale e temporale sul territorio nazionale.

Su base regionale, a seguito dell’emanazione della prima Ordinanza Ministeriale del 2008, la Regione Emilia-Romagna ha specificato i percorsi operativi in relazione alla presenza di bocconi o esche avvelenati e/o di animali deceduti per sospetto avvelenamento approvando le Linee guida regionali per la lotta agli avvelenamenti degli animali con Delibera di giunta regionale n. 469/2009 del 20/04/2009.

  • Sospetto avvelenamento: cosa succede?

Sulla base della normativa regionale vigente, il proprietario dell'animale che si sospetti essere deceduto a causa di esche o bocconi avvelenati o che abbia manifestato una sintomatologia riferibile ad avvelenamento, ha il compito di segnalare l'episodio al Medico Veterinario.

Il Medico Veterinario emette diagnosi di sospetto avvelenamento, sia che l’animale appartenga ad una specie domestica che selvatica, corredata da referto anamnestico. Immediatamente invia il modulo segnalazione di sospetto avvelenamento attraverso il “Portale nazionale degli avvelenamenti dolosi degli animali”.

Successivamente il Medico Veterinario o il Servizio Veterinario dell’AUSL provvederà all’invio delle carcasse di animali deceduti (e/o di campioni biologici da essi prelevati) o di esche/bocconi sospetti di avvelenamento all’IZS, accompagnati da una scheda di accompagnamento carcasse/campioni per sospetto avvelenamento.

I laboratori dell’IZS sottopongono a necroscopia l'animale ed effettuano gli opportuni accertamenti ed analisi di laboratorio sui campioni pervenuti o prelevati in sede necroscopica per verificare la presenza di sostanze tossiche o nocive. Per quanto riguarda le esche/bocconi sospette si effettua dapprima un esame ispettivo per evidenziare la presenza o meno di materiali nocivi, come vetri, plastiche e metalli o altro materiale. Successivamente, si valuta poi se proseguire con le analisi chimico-tossicologiche, indirizzando la ricerca laboratoristica verso le sostanze tossiche più frequentemente utilizzate nell’area oggetto di indagine. Gli esiti delle valutazioni sulla conferma o meno del sospetto di avvelenamento dell’animale o di presenza o meno veleni nelle esche/bocconi sono immediatamente comunicati dall’IZS al Medico Veterinario che ha segnalato l'evento, alle autorità competenti e, in caso di conferma del sospetto avvelenamento all'Autorità giudiziaria, mediante l'invio attraverso il Portale dell’opportuno modulo di conferma/non conferma di avvelenamento a seguito di necroscopia, di sostanze tossiche nei campioni, di sostanze nocive nell'esca/boccone.

Infine, il Sindaco, a seguito della segnalazione da parte del Medico Veterinario, apre un’indagine sul territorio in collaborazione con le autorità competenti, bonificando il luogo interessato ed intensificando i controlli nelle aree considerate a rischio sulla base delle segnalazioni.


Schema riassuntivo del flusso informativo e diagnostico in caso di sospetto avvelenamento.


Di seguito i dati ricavati dal Portale nazionale degli avvelenamenti dolosi degli animali (sviluppato dal Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria dell’Istituto Zooprofilattico del Lazio e della Toscana) riguardanti i casi di avvelenamento di animali ed il ritrovamento di esche/bocconi avvelenati sul territorio della Regione Emilia-Romagna. Continua...

La Regione Emilia-Romagna grazie ai dati dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lombardia-Emilia-Romagna ha realizzato un opuscolo informativo sui casi di avvelenamento di animale e sul ritrovamento di esche/bocconi avvelenati sul nostro territorio nel decennio 2008-2018. Continua....

La mappa evidenzia che gli avvelenamenti non sono solo in aree destinate alla caccia o rurali, ma anche in pascoli, parchi, riserve naturali, aree urbane. E' realizzata assieme da Regione, Istituto zooprofilattico e Corpo forestale dello Stato. Continua...


 
   

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