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Il termine “pet therapy” (oggi Interventi Assistiti con gli Animali - IAA) trova riferimento per la prima volta nel 1961 nel libro “The dog as co-therapist”, in cui Boris Levinson, neuropsichiatria infantile, enunciava le “teorie” con cui il medico poteva interpretare razionalmente i risultati, positivi, ottenuti coniugando la psicoterapia nella cura dell’autismo nei bambini alla presenza degli animali. Continua...
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L’intuizione del valore terapeutico degli animali, che risale all’antichità e che nel corso dei secoli ha assunto sempre più importanza, ha raggiunto oggi una sua strutturazione metodologica.
Si parla ora di Interventi Assistiti con gli animali, definendoli come prestazioni a valenza terapeutica, riabilitativa, educativa e ludico-ricreativa, che prevedono il coinvolgimento di animali domestici. Continua...
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In tutti gli interventi è necessaria la presenza di un equipe multidisciplinare composta da tutte le figure professionali indispensabili per la valutazione delle condizioni psico-fisiche degli utenti, la progettazione degli obiettivi di miglioramento, la valutazione e sorveglianza dello stato di benessere psico-fisico degli animali coinvolti, la realizzazione degli incontri. Continua...
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Gli obiettivi che si intendono perseguire con tale terapia possono essere molteplici, in particolare fisici, psichici, educativi e motivazionali. Continua...
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Gli obiettivi che si intendono perseguire con tale terapia possono essere molteplici, in particolare fisici, psichici, educativi e motivazionali. Continua...
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Gli obiettivi che si intendono perseguire con tale terapia possono essere molteplici, in particolare fisici, psichici, educativi e motivazionali. Continua...
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Gli obiettivi che si intendono perseguire con tale terapia possono essere molteplici, in particolare fisici, psichici, educativi e motivazionali. Continua...
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