La leishmania nell'uomo: come si può prevenire

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Nelle zone endemiche dell’Italia, nel periodo da maggio a ottobre, per ridurre il rischio di trasmissione di leishmaniosi, malattia per la quale non si dispone di un vaccino, si può agire a diversi livelli: 

  • riducendo la probabilità di essere punti, in particolare nelle ore serali e notturne, attraverso
    • la schermatura con zanzariere a maglie molto strette (lato non superiore a 2 mm) di porte e finestre, anche se, quando possibile, è da privilegiare l’uso di porte e finestre chiuse; 
    • l'utilizzo in ambienti interni, a finestre aperte o comunque in locali ben arieggiati, di insetticidi liquidio in piastrine;
    • l'utilizzo, in caso di permanenza in ambienti aperti, di repellenti cutanei e, in situazioni particolari (es.attività in ore notturne) anche di insetticidi, a base di piretroidi, spruzzati sugli abiti.
  • Proteggendo il proprio cane:
    • attraverso l’applicazione di presidi (collari, gocce,spot-on, spray) con azione repellente e insetticida;
    • evitando di lasciarlo dormire all’aperto, durante la notte e limitando le passeggiate serali allo stretto necessario anche se, durante il movimento, le punture dei flebotomi risultano difficoltose; 
    • attraverso l'installazione di dispositivi elettrici “friggizanzare”, le “trappole appiccicose” o “trappole luminose” per insetti, da porre nelle immediate vicinanze dei luoghi di riposo notturno dell'animale.

Queste misure, utili a proteggere i cani non infetti, vanno applicate anche ai cani infetti per evitare che gli insetti possano assumere il parassita e rappresentare così un problema per la salute animale e umana. I cani infetti, sintomatici o asintomatici, devono sempre essere sottoposti a trattamento terapeutico ai fini non solo del benessere animale, ma anche per limitare la diffusione dell'infezione.

  • Ostacolando la diffusione dei flebotomi:

ad esempio mantenendo sempre ben pulito il giardino o il cortile da raccolte di foglie, sfalci d'erba, rifiuti dove l'insetto può trovare riparo.

   
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