Si stima che ogni anno, nel mondo, si verifichino 1,5 milioni di nuovi casi di leishmaniosi cutanea e circa 500mila casi di leishmaniosi viscerale.

Le aree maggiormente interessate sono l’Asia sudoccidentale, l’Africa sub-sahariana, il bacino del mediterraneo e il sud e centro America. Oltre a Leishmania infantum, un’altra ventina di specie di Leishmania sono implicate quali agenti di malattia. Il serbatoio, a seconda della specie interessata, oltre che dai canidi è costituito anche dall’uomo, dai roditori selvatici e dai marsupiali. 

Se si programma un viaggio all’estero, è bene informarsi, presso i competenti Uffici per i viaggiatori internazionali dell'Azienda USL, sui possibili rischi e sui sistemi di prevenzione da adottare.