La leishmaniosi nell'uomo: come ci si infetta

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La principale modalità di trasmissione della leishmaniosi è attraverso la puntura di flebotomi infetti. I flebotomi sono insetti di piccole dimensioni (2-4 mm), circa un terzo la misura della zanzara o anche più piccoli, che volano senza fare rumore e hanno attività tipicamente crepuscolare-notturna. Durante il giorno trovano rifugio in luoghi relativamente freschi come abitazioni, stalle, cantine, grotte, fessure nei muri o nella roccia. Possono rintanarsi anche fra la vegetazione, in cavità di alberi, termitai, nidi di uccelli. Vivono in aree collinari, soprattutto in habitat compresi fra 200 e 800 metri sul livello del mare; il loro homerange è limitato a poche centinaia di metri, anche se a volte può arrivare fino ad alcuni km. Le femmine depongono le uova in luoghi bui e asciutti, non necessitano a differenza della zanzara di luoghi umido-acquosi. Durante la fase di ovodeposizione sono ematofaghe e possono pungere più volte in una notte. Le punture non sono dolorose. I flebotomi non sono attivi al di sotto di 16°C. La temperatura inoltre agisce sulla fase endovettoriale del ciclo delle leishmanie (optimum termico a 25°C). Alle nostre latitudini, quindi, il rischio di trasmissione legato ai flebotomi si concentra nel periodo compreso tra maggio e ottobre. 

Il contatto con il cane malato non si associa ad alcun rischio di infezione con l'uomo. 
   
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