Piano regionale di sorveglianza e controllo della leishmaniosi canina

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Nel 2007 è stato attivato dalla Regione Emilia-Romagna un progetto regionale di sorveglianza sulle malattie trasmesse da insetti vettori. Nell’ambito di tale progetto un filone di attività ha riguardato la sorveglianza della Leishmaniosi canina (Lcan), una zoonosi parassitaria che ha come serbatoio di infezione riconosciuto il cane.

Con la Delibera regionale 240 dell’11 marzo 2015 sono state approvate le linee guida per il controllo della leishmaniosi canina in regione Emilia-Romagna  con l’obiettivo di creare una mappa di rischio per Leishmaniosi della Regione.

Il piano regionale di controllo prevede:

1) sorveglianza attiva nei canili.

Le attività di sorveglianza veterinaria, svolte dai Servizi Veterinari delle Aziende USL, hanno prioritariamente coinvolto le strutture di ricovero per cani della Regione. In queste strutture è stato progressivamente applicato un programma di sorveglianza permanente che prevede il controllo sierologico di tutti i cani in entrata, il controllo degli insetti vettori, la cura degli animali ammalati e l’adozione, dove necessario, di misure di protezione antivettoriali.


2) sorveglianza attiva in seguito a segnalazione di un caso umano

Il Servizio Veterinario dell’AUSL ricevuta la segnalazione della presenza di un caso di leishmaniosi nell’uomo identifica la zona di sorveglianza (300 m) nella quale:

  • Valuta i dati esistenti (presenza vettore, eventuali segnalazioni)
  • Effettua sorveglianza entomologica per la ricerca del vettore
  • Definisce il livello di rischio per l’area
  • Organizza incontri con i Veterinari liberi professionisti e sensibilizza alla segnalazione dei casi clinici
  • Informa il sindaco (implementazione anagrafe canina, eventuale provvedimento per rendere obbligatoria la segnalazione di Lcan)
  • Pianifica una sorveglianza sierologica attiva gratuita sui cani di proprietà mediante invito, anche attraverso la collaborazione del Veterinari liberi professionisti

3) sorveglianza passiva sui cani di proprietà

La sorveglianza passiva di casi di leishmaniosi canina in animali di proprietà è un elemento essenziale di valutazione della situazione epidemiologica del territorio per la scelta e l’adozione di corrette misure di prevenzione allo scopo di tutelare la salute dell’uomo e dei cani presenti sul territorio. I veterinari liberi professionisti segnalano immediatamente all’Azienda USL competente ogni caso accertato di leishmaniosi canina, fornendo le informazioni sul caso tramite un’apposita scheda.

E’ compito dei servizi veterinari dell’AUSL, anche tramite i Veterinari liberi professionisti, trasmettere alcune importanti prescrizioni al proprietario del cane ammalato, quali:

  • Dotare il cane di misure antivettoriali
  • Rivolgersi al proprio veterinario per controlli periodici e opportune terapie
  • Evitare di tenere il cane all’aperto dal tramonto all’alba

Adozioni dei cani positivi o dubbi dai canili

Gli animali infetti o sospetti infetti ospitati nei canili non possono essere affidati a richiedenti.

In deroga, e possibile concedere adozione di animali infetti esclusivamente previa sottoscrizione da parte del futuro proprietario di un consenso informato in cui fornisce anche esplicito impegno a garantire nel tempo i cicli di trattamento farmacologico previsti e l’adozione delle misure antivettoriali riportate al fine di continuare a mantenere il controllo della malattia e la tutela della salute pubblica.

Copia del consenso informato deve essere inviata alla AUSL competente sul canile.

Nel caso di cane infetto adottato/restituito al di fuori della AUSL di competenza sul canile, il modulo di consenso informato va inviato anche alla AUSL di residenza/detenzione del cane.


Per saperne di più...

---> Relazione dell'attività svolta nel 2011

---> Relazione dell'attività svolta nel 2012

---> Relazione dell'attività svolta nel 2013

---> Relazione dell'attività svolta nel 2014

---> Relazione dell'attività svolta nel 2015

---> Relazione dell'attività svolta nel 2016

---> Relazione dell'attività svolta nel 2017

---> Relazione dell'attività svolta nel 2018

---> Relazione dell'attività svolta nel 2020

---> Relazione dell'attività svolta nel 2021

 

   
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