DPR 8 febbraio 1954, n. 320 - "Regolamento di Polizia Veterinaria"

Quando un animale morde l'uomo o un altro animale, è obbligatorio per legge darne subito comunicazione al Servizio Veterinario o al Servizio di Igiene Pubblica delle AUSL. Tale comunicazione, per chi si reca per la medicazione presso i Pronto Soccorsi viene sempre invita d'ufficio.

Il Servizio Veterinario provvederà a mettere sotto osservazione sanitaria l'animale morsicatore per 10 giorni consecutivi a partire dalla data della morsicatura, per valutare la comparsa di eventuali manifestazioni patologiche.

Se al termine dei 10 giorni l'animale non ha manifestato alcun sintomo verrà rilasciato un certificato di fine periodo di osservazione.

L'osservazione sanitaria viene quasi sempre autorizzata dal Veterinario Ufficiale presso l'abitazione del proprietario, sotto custodia legale e responsabilità dello stesso (custodia fiduciaria). Quando non sussistono condizioni che garantiscano il controllo dell'animale, sarà disposto l'osservazione presso il reparto sanitario del canile comunale competente.

Durante i 10 giorni di osservazione sanitaria dovranno essere rispettate dai proprietario alcune prescrizioni, in particolare di non far eseguire alcuna vaccinazione dal proprio Veterinario, di non spostare l'animale e segnalare ogni anomalia.

In caso di morte dell'animale morsicatore è fondamentale che il corpo venga conservato e consegnato al Servizio Veterinario dell'AUSL competente per territorio per l'inoltro agli appositi laboratori al fine di escludere la presenza d'infezione rabida.

Nel caso un persona subisca una lesione da un'animale che rimanga sconosciuto e quindi questo non può essere sottoposto a osservazione sanitaria, il Servizio di Igiene Pubblica valuta la situazione e decide l'eventuale piano vaccinale post contagio.

Se invece viene morso un animale da un altro che rimane sconosciuto, il morsicato sarà soggetto ad un periodo di osservazione di 6 mesi presso il canile o presso l'abitazione del proprietario.